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Rinnovabili: affossato il fotovoltaico nei terreni agricoli


Il DL agricoltura, come ad oggi si trova il testo ufficiale, rischia di distruggere 60 miliardi di investimenti secondo le associazioni delle rinnovabili. Questo perchè il Decreto Legge, all'articolo 5, impone un blocco totale sull'installazione di nuovi impianti fotovoltaici in terreni agricoli, fatta eccezione per le CER del PNRR.

Di questi, segnala ConfIndustria, ben 12 miliardi di progetti erano stati avviati per l'autoconsumo, lanciati dalle aziende per permettere un abbassamento delle emissioni. La ratio legis è la limitazione di utilizzo del suolo agricolo. Secondo Vito Zongoli, AD di Senec Italia, la branca italiana di una società di accumulatori tedesca, la legge ha prevalentemente ragioni di consenso politico, e scarsa utilità pratica. Vi sono diverse proposte di emendamenti in parlamento, anche se ad ora nessuna ufficiale, per salvare dalla norma almeno gli impianti progettati prima dell'entrata in vigore del decreto, o gli impianti a 2 metri da terra.

Questo decreto è in controtendenza rispetto al pattern di crescita della produzione di energia green all'interno del nostro paese: basti pensare che Terna il mese scorso ha registrato un record della percentuale di fonti energetiche green su base mensile: ben 52,5% di rinnovabili, di cui il 30,8% proveniva da fotovoltaico, e che Enel è il primo gruppo energetico al mondo per produzione green. Insomma, non siamo messi così male come pensavamo, eppure l'instabilità delle norme incide pesantemente sugli investimenti.

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