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Forever Bambù: nuovi mercati per nuovi orizzonti

Aggiornamento: 21 apr

Abbiamo intervistato Mauro Lajo, il Co - founder di Forever Bambù, una startup che dal 2014 si occupa di piantumazione e crescita di foreste di bambù gigante in Italia

Lajo inizia la sua carriera come geometra, lavorando in uno studio di ingegneria ed edilizia, ma fin da subito si innamora del tema ambientale. Si occupa così di contenimento energetico, progettando case sempre più ecosostenibili fino ad arrivare a edifici termo-passivi, ossia edifici che sono in grado di funzionare, al completamento della costruzione, senza emissioni di CO2. La sua passione per l’ambiente prosegue poi in ARTECAMBIENTE, società che si occupa di fitodepurazione: tramite l’utilizzo esclusivamente di organismi vegetali e ghiaia. 

Al termine dell’esperienza esplora le opportunità di business nel mondo ambientale e, insieme a Emanuele Rissone, che aveva effettuato un’importante Exit dalla sua precedente azienda, Vitamin Store, fonda Forever Bambù. Insieme infatti avevano conosciuto il mercato agricolo della pianta, e pensavano di poter traslarla dal mercato agricolo al mercato industriale. Nel corso degli anni, Forever Bambù si trasforma in una holding, che incorpora 29 società (che gestiscono gruppi separati di bambuseti) per un totale raccolto di 32 milioni di euro, diventando nel corso dell’anno 2022 la startup che ha raccolto più capitale in Europa. Investono nel progetto principalmente famiglie, interessate a investimenti che possano generare reddito sostenibile in là col tempo. 

Forever Bambù si esprime in diverse attività:

- Piantumazione e cura bambù gigante 

L’area di interesse e di investimento principale della startup ruota intorno ai bambuseti che oggi contano 250 ettari di proprietà tutti in Italia: per piantarli è necessario selezionare, acquistare il terreno, allacciare l’elettricità, implementare i sistemi di irrigazione e eseguire diversi lavori di preparazione alla piantumazione; una volta eseguita, per 8 anni è necessario seguire e finanziare la crescita della foresta, periodo al termine del quale essa incomincia a generare redditività. Questo fino al 2023, perché dal gennaio 2024, con la pubblicazione di una norma specifica sulla CO2 dei bambuseti è possibile generare reddito fin dall’anno di piantumazione. Con questa specifica, Forever Bambù può aiutare chiunque voglia realizzare un proprio bambuseto per renderlo redditizio nel mercato sempre più crescente della sostenibilità.

  • ForeverZeroCO2

La startup ha incominciato a generare fatturati prima di quanto previsto grazie a questo progetto. Infatti, qualunque impresa emette CO2, ed essa compare nel bilancio di sostenibilità e nel rating ESG. Per bilanciarla, e diventare Carbon Neutral o mitigare anche solo in parte le proprie emissioni, è possibile comprare dei certificati di assorbimento, ossia cedere a qualcun altro il compito di mitigare le proprie emissioni in cambio di un ricompenso economico. Il progetto ForeverZeroCO2, il primo certificato in Italia, si occupa proprio di questo.

  • Consulenza

Il problema più grande, nel settore, è la mancanza di conoscenze e di competenze sul tema da parte delle aziende: per questo Forever Bambù offre servizi di consulenza per portare le aziende, a quantificare la propria Carbon Footprint e ad implementare azioni di riduzione del proprio impatto ambientale, ma anche ad ottenere il rating ESG o a redigere il proprio bilancio di sostenibilità.

  • Trasformazione prodotto finito

Il bambù, una volta cresciuto, può essere utilizzato dxa sè o trasformato in innumerevoli altri modi. Forever Bambù in questo momento sta esplorando questi mercati:

  • Bioplastica

  • Ecopelle

  • Cellulosa per carta

  • Bioedilizia

  • Tessuti

 Inizialmente si prevedeva di internalizzare la produzione, ma data l’elevatissima complessità di gestione si è poi scelto di esternalizzarla, affidandosi ad aziende esterne. 

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